Responsabilità per denuncia infondata

Con ordinanza del 3 gennaio 2024, la Corte di Cassazione si è pronunciata in merito alla responsabilità per danni derivanti da una denuncia infondata. Il caso riguardava un soggetto che aveva convenuto in giudizio un altro individuo chiedendo il risarcimento di danni patrimoniali e non patrimoniali, quantificati in 250.000 euro, derivanti da una denuncia precedentemente presentata dal convenuto. Tale denuncia aveva portato all’apertura di un procedimento, poi conclusosi senza conseguenze per l’attore.

La Corte d’Appello di Ancona, con sentenza n. 1030/2021, aveva rigettato la domanda di risarcimento, ritenendo che l’azione del denunciante rientrasse nell’esercizio del diritto di querela e che non vi fossero elementi per configurare un abuso.

La Corte di Cassazione ha confermato l’orientamento della Corte d’Appello, ribadendo che, affinché possa configurarsi un danno risarcibile in simili circostanze, è necessario provare il dolo o la colpa grave del denunciante. In assenza di tali elementi, non è possibile ottenere il risarcimento dei danni per il solo fatto che la denuncia abbia avuto esito negativo.

Il principio affermato dalla Cassazione rafforza l’importanza della tutela del diritto di querela, impedendo che esso possa essere limitato da azioni risarcitorie non fondate su un effettivo abuso.

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